I Princìpi
La Massoneria ha il
suo fondamento nell'esistenza di una Potenza Suprema sotto il nome di Grande
Architetto Dell’Universo (G.'. A.'. D.'. U.'.) e i suoi princìpi si compendiano
in queste due massime: "Conosci te stesso" e "Fai agli altri tutto
il bene che vorresti fosse fatto a te".
La Massoneria è una
libera Associazione d’uomini e donne indipendenti, i quali non sono soggetti
che alla loro coscienza, e s’impegnano a praticare un ideale di
"Libertà", "Fraternità" e "Uguaglianza". La Libera
Massoneria ha per scopo il perfezionamento morale dell’Umanità, e per mezzo
della propaganda di una vera filantropia, con l’impiego d’usi e di forme
simboliche.
Essa impone a tutti
i suoi adepti, il rispetto delle opinioni altrui e interdice nelle riunioni
ogni discussione politica o religiosa, per costituire un centro permanente
d’unione fraterna in cui regni l’armonia dei pensieri. I Liberi Muratori si
riuniscono in luoghi particolari chiamati "logge", per lavorarvi
ritualmente con zelo e assiduità e non devono ammettervi se non persone
maggiorenni, di perfetta reputazione, persone d’onore, leali e discrete, degne
in tutti i sensi d’essere loro fratelli.
Essi imparano nelle
logge ad amare e rispettare la Patria e l’Umanità, a sottomettersi alle leggi e
a rispettare l’autorità costituita, a considerare il lavoro come un dovere
essenziale dell’essere umano e perciò a onorare il Lavoro sotto tutte le sue
forme.
Essi devono
ricordare che un Libero Muratore deve senza posa aiutare e proteggere i suoi
Fratelli, anche a rischio della vita, e conservare verso tutti e contro tutti
la calma, la riflessione, la completa padronanza di sé, in qualsiasi
circostanza della sua esistenza e della sua attività.
I Princìpi della
Massoneria in alcun modo entrano in conflitto con i doveri che i membri hanno
come cittadini, sia al lavoro o a casa sia nella vita sociale, ma al contrario
favoriscono e rafforzano l'adempimento delle responsabilità pubbliche e private
del Libero Muratore.
Così non c'è
conflitto d'interessi tra gli obblighi del Massone e i suoi doveri civili.
La Massoneria è
priva degli elementi fondamentali di una religione:
a) non possiede
alcuna dottrina teologica e vietando le discussioni sulla religione durante le
proprie riunioni, non permette l'insorgere di una dottrina teologica massonica;
b) non offre
sacramenti e non esercita alcun culto;
c) non pretende di
condurre alla salvezza tramite opere, conoscenze segrete o qualsiasi altro
mezzo. Gli elementi riservati della Massoneria concernono i modi di riconoscimento
unitamente alle regole edificatorie trasferite sul piano simbolico, metaforico
e morale e, pertanto, non concernono la salvezza e l'escatologia.
La Massoneria non è
una religione né il sostituto di una religione, essa richiede ai suoi
appartenenti la piena e sincera credenza in un Essere Supremo ma non fornisce
una propria dottrina di fede: è aperta agli uomini di tutte le fedi religiose e
durante le proprie riunioni qualsiasi discussione di carattere teologico è
vietata.
Ci sono
dichiarazioni che durante le cerimonie d’iniziazione sono rivolte agli
iniziandi, quando sono accolti nel Tempio e preparati al momento del loro
giuramento iniziatico, il più importante della cerimonia stessa: in quel
momento non sono ancora formalmente entrati nell'Ordine e si definiscono ancora
profani. Le dichiarazioni che ascoltano possono essere decisive ai fini del
loro successivo impegno iniziatico (accettare o ritirarsi), ed esprimono che
cosa attende a chi sta per essere iniziato. Sono doveri prioritari e
regolamenti etici e comportamentali, veri pilastri sui quali si fonda
l'Istituzione; queste dichiarazioni si riassumono in tre gruppi: gli
avvertimenti, le leggi fondamentali e i doveri prioritari.
Gli avvertimenti
Questa prima serie
di dichiarazioni definisce le condizioni di accettabilità per l'ammissione
nella confraternita dei Liberi Muratori. Sono affermazioni che tendono a
dissuadere quanti abbiano “bussato alla porta del tempio” con un atteggiamento
interiore inadatto al cammino iniziatico che lo attende. In seguito, attraverso
le parole del Maestro Venerabile della Loggia che si prepara ad accoglierlo,
l'Istituzione afferma: "La tolleranza è principio fondamentale della
Libera Muratoria e come tale essa obbliga al rispetto scrupoloso della
coscienza sia politica sia religiosa di ogni singolo Fratello."
"Se, entrando
in Massoneria, si trovasse tra i Fratelli taluno che per partito politico, fede
religiosa o per altro sia stato considerato sino a quel momento come nemico, si
deve essere pronti ad abbracciarlo e considerarlo come Fratello."
Dal punto di vista
religioso: "La Libera Muratoria è un’istituzione che ha il suo principio
di base nella ragione ed è perciò universale; essa ha un’origine propria non
confondibile con quella di nessuna religione; riconosce a ciascuno la libertà
di credenza e pertanto è libera da qualsiasi dogma religioso."
A completamento di quest’affermazione
che riconosce a chiunque la libertà di professare la propria fede religiosa, si
può aggiungere che la Libera Muratoria postula l'esistenza di un Ente Supremo
che chiama Grande Architetto Dell'Universo.
Va ricordato che
"Quantunque ferma nel suo principio fondamentale formulato nelle
dichiarazioni al convegno di Losanna del 1875, la Libera Muratoria è avanti a
tutto progressiva e non impone alcun limite alla ricerca della verità".
La Loggia, unità
base della Massoneria, rappresenta il nucleo di un "sistema
complesso" che mira al raggiungimento dell'elevazione e del progresso
dell'individuo.
Nel Tempio in cui si
riuniscono Fratelli e Sorelle, sono fondamentali tre parole: Libertà -
Uguaglianza - Fratellanza. Al contrario di ciò che accade nel mondo profano,
dove ancora si lotta per definirli e realizzarli uno per volta, ogni lavoro
della Loggia ha ragione di essere in virtù di questi tre principi presi nella
loro sintesi.
Libertà
La Libertà è la
capacità di agire, seguendo scienza e coscienza, secondo il proprio
convincimento, ricordando che la nostra libertà finisce dove comincia quella
altrui.
Il Maestro
Venerabile dice, spiegando all'iniziando che cosa sia la Libertà: "Per
noi, profano, la libertà è il dovere di compiere e di non compiere atti secondo
la determinazione della propria volontà. E' il diritto di fare tutto ciò che
non è contrario alla legge, alla morale e alla libertà altrui. E' il diritto di
approfittare dei vantaggi garantiti dalla legge a tutti i cittadini, di
partecipare col proprio voto alla promulgazione della legge, che deve essere
rispettata e obbedita da tutti".
Nella consapevolezza
che gli si chiede di acquisire, l’”uomo libero e di buoni costumi” che ha chiesto
di divenire Libero Muratore, include dunque anche quella di cittadino che ha il
suo limite naturale nelle leggi dello Stato cui appartiene.
Definire l'azione
libera "un dovere di fare ciò che è stato determinato dalla volontà"
implica coscienza, controllo, e valutazione che, una volta razionalizzati,
portano ad agire o all'inazione secondo dell'esito dell'analisi compiuta. La libertà, secondo la concezione del Libero
Muratore, ha dunque un'origine interiore, e ha un senso anche come libertà del
sé nei confronti della propria volontà; inclusa la capacità di prendere le
distanze da abitudini, convenienze e conformismi.
Così com’è limitata
dal rispetto della propria coscienza, la libertà deve anche rispettare quella
altrui negli stessi termini, sia di pensiero sia d’azione: ha perciò il suo
naturale limite nella tolleranza.
Il concetto
massonico di libertà non s’identifica con quello profano, ma lo supera: esso è
libertà dello spirito, dell’intelletto, del cuore.
Uguaglianza
L’uguaglianza è
trionfo della giustizia, è solidarietà e rispetto per tutte le idee, per tutte
le dottrine: premessa della tolleranza e dell’amore. Fratellanza, trionfo
dell’amore, è consapevolezza morale, affermazione di propositi collettivi,
reciprocità di sentimenti, assistenza, aiuto scambievole fra tutti i
componenti di questo globo: è l’appiattimento di qualunque discriminazione o
differenza. Tutti gli esseri nascono con pari diritti e dignità e si
distinguono tra loro solo per le qualità e le doti personali. L'uso del termine
è attestato già nel XIV secolo col significato di “stato, condizione o qualità
di uguale”. Nel tempo, si è consolidato nel senso di parità di considerazione
davanti alla legge, senza privilegi e distinzioni; si è affermato dal XVIII
sec. all'interno delle Logge, in un tempo e in una società fortemente connotati
da differenze sociali, dando a ciascuno la possibilità di esprimersi col voto e
di ricoprire cariche.
Occorre ricordare
che nella visione massonica, l'uguaglianza tuttavia non è assoluta, ma graduata
per gradi di saggezza, (simbolizzata dalla "paga del lavoro
muratorio", intesa come incentivazione basata su valori di alta idealità,
che da il senso dinamico della vita massonica).
E' anche, ma non
solo, nella considerazione dell’evoluzione moderna del principio di uguaglianza
che alcuni ordini hanno scelto di accogliere e iniziare anche Sorelle.
Secondo un modello
di equilibrio reciproco fra i tre principi, la loro applicazione è affidata
essenzialmente a regole di comportamento (etica individuale e di gruppo) che
mirano essenzialmente alla creazione di valore e di valori per l'esistenza.
Alla competizione si
contrappone decisamente la solidarietà: il progresso è concepito come risultato
della ricerca dell'uomo a migliorare se stesso, "usando la mente come un
cuneo per allargare, meglio che si può, gli interstizi del muro che lo stringe
da ogni parte ".
Perciò la
reciprocità che è alla base di ogni uguaglianza nasce essenzialmente
dall’applicazione delle regole dell'armonia e della ricerca del “giusto e
perfetto” all'interno della Loggia.
Fratellanza
La Fratellanza
discende dalla convinzione che siamo tutti figli di un unico Padre, Ente
Supremo che molti definiscono in modo diverso, ed anche dalla consapevolezza
che non possiamo godere di diritti senza assumerci dei doveri. Ognuno deve
essere aiutato a migliorarsi, e ad armonizzarsi con gli altri, per realizzare
la costruzione migliore del Tempio individuale e collettivo.
Non c’è impegno più
giusto, per la riuscita di una qualsiasi costruzione, materiale o spirituale,
che lo sforzarsi d’imitare la costruzione perfetta, cioè quella realizzata
dall’Ente Supremo.
Intesa come azione
volontaria positiva oltre il limite della salvaguardia reciproca, racchiude in
sé tutti i significati più profondi del comportamento e del cammino massonico:
i Liberi Muratori si designano reciprocamente come Fratelli e Sorelle.
Questo legame di
elezione può essere identificato anche come legame d'Amore:
- amore inteso nella
sua accezione di agape;
- amore verso
l'altro, spontaneo e che non attende risposta;
- atto di
riconoscimento di se stessi nell'altro, o meglio, negli altri come partecipi
della stessa natura.
La Fratellanza, che
è una cosa diversa dall'amicizia, discende direttamente dalla Legge Naturale,
per cui non è definibile come "comportamento" o
"atteggiamento" virtuoso dettato da un comandamento esterno. E',
invece, un "principio" primario, connaturato alla specie, origine di
comportamenti e stimoli necessari per la sua perpetuazione, (a partire dalla
cooperazione per la sopravvivenza, l'acquisizione del cibo e la difesa del
gruppo). E' su questo primo principio di solidarietà che nasce la società, e
quindi è nel suo rispetto che è enunciato il primo precetto morale: "Non
fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te " e per rendere
attivo questo principio, la Libera Muratoria lo traduce in: "Fai agli
altri tutto il bene che vorresti fosse fatto a te". Un’idea di giustizia
non espressa da proibizioni, ma affidata a volontà e capacità di essere
positivi nell'agire; abbinata agli altri due principi, l'applicazione comporta
la capacità di conoscere se stessi e la propria vera natura, valutandola in
piena libertà. Presa coscienza del valore della propria persona, ci si può
confrontare con gli altri, consapevoli di quanto non sono un vincolo, ma una
forza poiché nessun agire può limitarsi alla dimensione individuale. Infine, il Libero Muratore può assumere il
ruolo responsabile di testimone (o Maestro) di questo processo affinché continui
a rinnovarsi nelle generazioni che verranno. Questo metodo di formazione
individuale – della costruzione di una morale fondata sulla solidarietà - è
possibile soltanto a due condizioni: che sia un processo senza discriminazioni
per nessuno (Fratellanza universale), e che tenda a creare una reciprocità.
Sono queste scelte etiche ben precise che ogni Libero Muratore fa al momento
della sua Iniziazione: infatti, sarebbe vano perseguire il proprio
perfezionamento senza preoccuparsi contemporaneamente del miglioramento degli
altri.
Ogni Massone
dimostra tolleranza e rispetto nei confronti delle opinioni altrui e si
comporta con cortesia e comprensione e carità
verso i propri simili: ogni Fratello cercherà di aiutare chi avesse bisogno con
opere di bene, offrendo contributi o meglio il proprio lavoro volontario.
Aiutare un Fratello
che è in stato di bisogno, è un impegno del Libero Muratore, ma attenzione: le
raccomandazioni e i favoritismi sono considerati contrari alla morale
massonica!
Numerose sono le
istituzioni massoniche nel mondo che finanziano direttamente Istituti di
ricerca, Ospedali, Istituzioni per gli anziani e gli orfani.