Breve storia della Massoneria

 

La Massoneria ha un’origine mitica che proviene dalle antiche società misteriche. Forma una Catena d’Unione i cui anelli mitici hanno toccato, per quanto riguarda la nostra storia, la Mesopotamia, l’Egitto, la Persia, la Grecia e tramite Roma l’Europa e il Bacino Mediterraneo.

Per l’Oriente troviamo anticipazioni che possono essere considerate massoniche sia in Confucio sia in Mencio. In Europa, generalmente si fa riferimento agli Egizi, a Pitagora, agli Oracoli e ai Misteri Iniziatici. A Chichester (Inghilterra) fu trovata una lapide romana così tradotta: “Il Collegio o Compagnia di Artefici (Muratori o Costruttori) e coloro che presiedono ai sacri riti in onore di Cogibudnus, legato di Tiberio Claudio Augusto in Britannia, dedicarono questo tempio a Nettuno e a Minerva, per il beneficio della famiglia imperiale. Il sito è stato concesso da Pudens, figlio di Pudentius”.

In Italia, taluni fanno risalire l’idea di un’Istituzione “Massonica” al Collegio dei Frates Arvales istituito da Numa Pompilio. Altre tracce significative possono essere ricavate tramite i Collegia, i Maestri Comacini, le Confraternite Muratorie descritte, ad esempio, nella Charta di Bologna del 1240 e, in Inghilterra, nel Poema Regius del 1390 redatto al tempo di Re Atelstano.

Il termine frammassone appare per la prima volta, secondo J. Findel, in un documento della chiesa inglese del 1212. Una lapide funeraria di un Cavaliere Templare, conservata a Gerusalemme, datata 1248, trovata durante scavi compiuti nel Castello di Athlin, in Terrasanta, riproduce simboli ritenuti massonici.

In inglese si usarono i termini “stone masons” e freemason” per definire aspetti diversi del lavoro dei muratori operativi. Secondo me, il primo termine può essere riferito all’operaio edile e il secondo al Libero Muratore. Nel 1396, l’Arcivescovo di Canterbury in una licenza usa il termine “framaceons”. La simbologia massonica deriva dalle antiche corporazioni Muratorie.

Logge, di cui si conservano simboli o documenti, chiaramente massoniche secondo l’accezione corrente, sono diffuse soprattutto in Gran Bretagna, fin dal ‘600. Nel 1688 opera a Parigi una Loggia collegata al Reggimento della Guardia Reale Irlandese.

Nel 1717 J. Anderson riunisce le principali tradizioni massoniche esistenti e le compendia in una raccolta costituzionale che è alla base della cosiddetta Massoneria Moderna.

Dopo pochi anni la Massoneria si diffonde in tutta Europa approdando, oltre che nel mondo anglosassone, in Francia e in Germania e persino nelle Colonie Americane. In Italia appare nel 1724 a Roma o 1723 a Girifalco oppure nel 1731 a Napoli o nel 1733 a Firenze (questa è la più credibile).

Il Regno Sabaudo si avvalse dell’ausilio della Carboneria e della Massoneria anticlericale nella sua azione volta a portare Roma, e il Sud, all’interno del costituendo Regno d’Italia. Cavour, che come Mazzini e Garibaldi, fu massone, favorì la nascita a Torino della Loggia Ausonia: una sorta di Loggia ispiratrice di altre che sorsero un po’ ovunque seguendo la riunificazione del territorio italiano. Questa Loggia è considerata da molti la madre del Grande Oriente d’Italia.

Nel 1908 uno scisma divise la Massoneria Italiana che, da allora, praticamente è rimasta sempre divisa. La divisione avvenne perché la parte “progressista e anticlericale” si battè in Parlamento perché fosse abolita l’esclusiva dell’insegnamento religioso e si togliesse il Crocefisso dalle aule.

Vari tentativi di riconciliazione furono condotti, ma infruttuosamente. La parte “conservatrice” capitanata da Saverio Fera, che dal Grande Oriente aveva emanato una Gran Loggia, fu riconosciuta nel 1912, come legittima, dalla Conferenza Generale del Rito Scozzese Antico e Accettato di Washington.

Nel 1925 il Governo Fascista sciolse la Massoneria, ma questa, prevenendo l’entrata in vigore della normativa, si era già auto sospesa.

Alla fine della seconda guerra mondiale, grazie anche al supporto delle Potenze vincitrici, la Massoneria riemerse, delineando sostanzialmente tre anime: un’americana, un’inglese e un’europea d’ispirazione francese.

Due associazioni massoniche (Obbedienze) prevalsero e prevalgono in Italia. Il Grande Oriente d’Italia, la più consistente Famiglia massonica italiana, che segue le tradizioni di Anderson, ed è rigidamente maschile e la Gran Loggia d’Italia (Palazzo Vitelleschi), seconda per consistenza numerica, che segue principi massonici più moderni e liberali, ed è aperta a entrambi i sessi.

Da Silvio Vigorito di Selymbria, uno di coloro che nel dopoguerra innalzarono nuovamente le Colonne e contribuirono alla riemersione della Massoneria italiana, proviene seguendo un suo percorso specifico e vario, il Sovrano Ordine Massonico d’Italia, che merita un posto significativo nell’ambito delle massonerie miste italiane del 20° secolo.